Una quattro giorni tutta dedicata alla cultura dell’innovazione digitale. È Milano Digital Week, kermesse con oltre quattrocento appuntamenti che il capoluogo lombardo ha ospitato per la prima volta dal 15 al 18 marzo e che ha visto IED Milano protagonista quale hub universitario, condividere contenuti, esperienze ed innovazione.
IED Milano hub della prima Digital Week

Il progetto di Kamile Kard
Un programma di 11 eventi tra workshop, open lesson, conferenze, performance sonore e installazioni di arte digitale ha coinvolto studenti, giovani creativi, docenti-professionisti, aziende partner e pubblico esterno, bambini compresi. A sottolineare come il digitale impatti proprio sulla vita di tutti.
Dai laboratori interattivi per bambini alle tavole rotonde dedicate al modo di lavorare presente e futuro e al “vivere digitale”, permeato nei suoi usi e consumi dall’IoT (Internet of Things) e dagli smart object. Dalle riflessioni su produzione, distribuzione e consumo di musica tra i flussi digitali, alle iniziative per vivere meglio nell’interazione con le tecnologie (in collaborazione con ATS - Agenzia di Tutela della Salute di Milano). Dalla mostra "A Room with Views", che esplora il paesaggio digitale con opere che raccontano lo spazio al di là dello schermo, a un vero e proprio hackaton per giovani appassionati di programmazione: una 24 ore in cui sfidarsi nello sviluppo della app dei propri sogni, in grado di portare innovazione per il benessere digitale. Spazio, infine, anche per una lecture e una masterclass con il visual artist Davide Quayola.
#LimitiZero: l’emofilia della generazione Z raccontata con IED in uno spot
Colpisce in Italia circa 5 mila pazienti, ma se un tempo portava con sé un pesante carico di limiti, oggi l’emofilia (una malattia rara della coagulazione del sangue) sta sempre più assumendo un volto nuovo: quello dei ragazzi tra i 15 e i 20 anni, che ne hanno una percezione diversa rispetto alle generazioni precedenti e che hanno conquistato il diritto a un futuro diverso, più libero. Grazie ai progressi della ricerca e a nuove possibilità terapeutiche, infatti, possono praticare sport, viaggiare e pianificare il futuro come i loro coetanei.
Da qui la campagna #LimitiZero, nata a febbraio: un progetto speciale che IED Milano ha condotto insieme all'Osservatorio Malattie Rare con l’obiettivo di costruire una nuova immagine della vita con l’emofilia e che ha coinvolto studenti dei corsi di Video Design, Sound Design e Comunicazione pubblicitaria. Il risultato è uno spot carico di forza emotiva e speranza, che spiega come i limiti imposti dalla malattia possano essere superati con la forza di volontà e le giuste cure. Utilizzando la metafora sportiva, lo spot comunica al mondo che volere è potere, anche con l’emofilia.
Autore: Filippo Nardozza