Abbiamo incontrato per IEDentity Stefano Carta Vasconcellos, un designer diplomato a IED Cagliari e oggi docente presso la scuola. Durante la scorsa edizione del Salone del Mobile, Stefano ha vinto il SaloneSatellite Award 2018, primo italiano nella giovane storia del premio.
Il SaloneSatellite Award a Stefano Carta Vasconcellos
Mentre nei padiglioni vicini le grandi aziende produttrici di arredamento per cucine mostravano a Eurocucina la loro magnificenza attraverso mobili sempre più articolati e sofisticati, Stefano Carta Vasconcellos veniva premiato per un prodotto di tutt’altro genere: la sua Cucina Leggera (Light Kitchen), un mini blocco cucina costituito da sette elementi assemblabili tramite incastro, senza viti o ferramenta. La Cucina Leggera è stata premiata con questa motivazione: “Facilità costruttiva e di assemblaggio, compattezza, accessibilità economica sono le caratteristiche principali della Cucina Leggera, che esprimono allo stesso tempo un approccio e una visione progettuale validi anche per il futuro”.
Fra i primi a complimentarsi con Stefano per il premio vi è stato Taro Yamane, il responsabile dell’azienda giapponese Sanwa Company, produttrice di cucine di piccole dimensioni.
Cucina Leggera nasce nel 2014 come Superleggera, il progetto di tesi di diploma di Stefano a IED Cagliari. In origine era stata concepita con un approccio diverso: alcuni pezzi erano stati stampati in 3D e aveva una struttura in metallo, ma grazie al contributo di Sardegna Ricerche dopo la vittoria al salone dell’innovazione Sinnova 2014, è stato possibile un importante sviluppo del progetto. Così, la prima versione della Cucina Leggera è stata presentata alla Maker Faire Rome nel 2015, dove viene notata dall’ideatore della manifestazione Dale Dougherty e premiata con il Maker of Merit, o Blue Ribbon.
Qualche tempo dopo, Stefano incontra a Torino la prima azienda disponibile a supportare lo sviluppo di Cucina Leggera, che negli anni successivi entra a far parte della collezione di arredi della piattaforma glocal Celer Furniture.
Il futuro? È sicuramente incentrato sull’esigenza di raffinare l’idea imprenditoriale e la sua incisività a livello di mercato, grazie al ruolo di Celer Furniture come art director e alla presenza di una rete autonoma di progettisti e di laboratori, sul modello di Internoitaliano di Giulio Iacchetti.
Autrice: Monica Scanu