Caricamento Caricamento

Editoriale

  • IEDentity
  • "The future of fashion"
  • Numero 06 - 25 Settembre 2018
IEDentity Magazine
  • IEDentity Magazine

Sartorial, punk, preppy, trash, new romantic, shabby, rocker, normcore, ladylike… anglicismi che suonano come strane parole a orecchie inesperte, una lista di aggettivi che evoca stili infiniti che nascono, muoiono, risorgono e si intrecciano tra loro fino a diventare indecifrabili.

Non si impone un unico stile né esiste una regola: i capelli verdi convivono con i pantaloni palazzo dall’aria aristocratica, il genderless con le indomite barbe da boscaiolo e le giunoniche forme artefatte. Alla ricerca spasmodica di un look che si presenti come naturale si oppone l’aumento degli interventi di chirurgia estetica e dei centri dedicati ai trattamenti di bellezza. Fino a due anni fa il femminismo incuteva timore, oggi vende magliette. Senza lasciarci sfuggire nemmeno un brivido di freddo, giriamo con le labbra violacee nel nome della moda. E poi ancora le unghie come artigli, le gonne unisex.

Nell’ambito del design spesso la moda è la disciplina con la maggior potenza narrativa e ludica. La moda ci aiuta a raccontare delle storie, a disegnare scenari e, soprattutto, a creare nuove realtà.

L’industria della moda si trova in una fase di grande rivoluzionamento strutturale, non solo a livello formale ed estetico: attualmente, grazie alla grande diffusione di nuovi canali di comunicazione, vanno perdendo di importanza i backstage degli show che caratterizzano questo settore. Il suo futuro, quindi, si preannuncia carico di appassionanti orizzonti, ricco di sperimentazione, nuovi modelli di business, ricerca tecnologica e scommesse in materia di innovazione legata a tutti i campi coinvolti.

Abbiamo concepito questo numero speciale di IEDentity come una grande moodboard che diventa un prezioso strumento per i professionisti del design.

Dalle nostre pagine e grazie ai monografici dedicati ai diversi rami del settore (sociale, comunicazione e prodotto), gli esperti delle varie sedi analizzano il panorama attuale e ci illustrano le ultime tendenze, parlando di pubblicazioni specifiche, account di Instagram e creatori d’avanguardia. Le precise e affidabili analisi degli illustri professionisti che collaborano con la nostra scuola sono raccolte in tre articoli che ci invitano a riflettere sulle sfide e le opportunità dell’imminente futuro.

La grande rivoluzione in arrivo è basata sull’economia circolare. L’enorme macchina che muove questa industria si contempla e osserva che le dinamiche sfrenate che hanno funzionato fino a oggi cominciano a mostrare evidenti segni del tempo.

Burberry, uno dei più importanti brand del settore luxury, ha per esempio bruciato l’invenduto dell’anno 2017 per un ammontare di 32,5 milioni di euro. La pratica della distruzione di materiali per cifre importanti è ormai abituale, applicata anche da marchi parte di grandi gruppi come Kering o LVMH, e la quantità di capi distrutti aumenta nel caso della fast fashion, anch’essa destinata a finire in discariche o inceneritori dopo una breve vita utile.

In IED ci impegniamo a promuovere modelli alternativi, che diano valore ad aspetti come la rivoluzione maker e la riscoperta dell’artigianato, l’applicazione della tecnologia al design della moda attraverso i wearables o l’esplorazione profonda dei materiali.

In futuro continueremo a percorrere questo sentiero, analizzando ogni nuova tendenza, creando storie attraverso il design e confidando nel potere della creatività come motore in grado di trasformare la realtà che ci circonda. Attraverso il mondo della moda faremo un viaggio partendo dall’“impero dell’effimero” di Gilles Lipovetsky, per arrivare alla terra promessa della società circolare. Sarà una lunga traversata ma, d’altronde, nessuno ha detto che sarebbe stato facile.

IEDentity Magazine