Il 28 giugno 2018, in occasione di Pitti Filati, IED - Istituto Europeo di Design, l’Universidad Anáhuac México Norte e RACU - Raíces Culturales hanno presentano il progetto Dandy Couture. Una mostra di abiti realizzati dagli studenti delle due università con i tessuti tradizionali della regione di Oaxaca. Per l’occasione è stata organizzata una masterclass di Blanche Helene Toffel Quiñones, coordinatrice della Escuela de Moda, Innovación y Tendencia de la Universidad Anáhuac México, e di Giovanni Ottonello, art director IED, con l’intervento di un rappresentante di RACU sui tessuti messicani e il loro utilizzo nel fashion design contemporaneo.
Dandy Couture
Dandy Couture è un progetto interuniversitario tra IED - Istituto Europeo di Design (dipartimento di Fashion Design delle sedi di Roma e Firenze) e Universidad de Anáhuac (dipartimento di Licenciatura en Moda, Innovación y Tendencia), realizzato con la collaborazione di RACU - Raíces Culturales e alcuni gruppi di artigiani di Oaxaca (Quiaviní, Mujeres Unidas de Teotitlán del Valle, Seda Bienhi e Nytko Nañi), che ha ricevuto il patrocinio dell’ambasciata e del consolato del Messico in Italia.
Grazie anche alla collaborazione dei maestri tessitori della regione messicana di Oaxaca, dell’associazione RACU - Raíces Culturales e dei gruppi di artigiani da questa rappresentati, agli studenti di IED e dell’Universidad de Anáhuac è stato chiesto di cimentarsi nella reinterpretazione dei tessuti tradizionali messicani, secondo il gusto dei consumatori contemporanei italiani, riallacciandosi anche al fascino e all’identità stilistica del dandy. Ogni partecipante ha composto un mood in grado di spiegare la sua idea di “dandy couture” e una collezione di diversi outfit, corredata di cartella colore e cartella tessuti.
“Un progetto che vuole mescolare mondi diversi: il tessuto messicano Oaxaca, che nasce da sapienti mani, per trovare un’identità dei villaggi in cui viene prodotto, lo sguardo di giovani designer e un tema che vede la sua nascita nel 1820. Eleganza, artigianalità, contaminazione, stravaganza, snobismo sono alcune parole che potrebbero essere usate per descrivere questa nuova sfida progettuale, affrontata congiuntamente da IED e Anáhuac.” (Giovanni Ottonello, art director IED)
In occasione delle celebrazioni di Città del Messico come World Design Capital 2018, IED e Universidad de Anáhuac hanno unito la loro pluriennale esperienza nel campo della design education e l’entusiasmo dei loro giovani talenti per dare vita a un progetto di moda, innovativo e socialmente sostenibile.
“Il tema dell’esplorazione non sarà quindi solamente legato alla ricerca creativa e allo sviluppo progettuale, bensì diventerà una tappa reale e fondamentale, che permetterà agli studenti di conoscere in prima persona quel mondo da loro indagato e reinterpretato. Diventerà, inoltre, l’occasione per dare testimonianza, con entusiasmo e professionalità, dell’interesse e del coinvolgimento dimostrato nella partecipazione a questo viaggio.” (Andrea Tosi, International Academic Relations IED)
Autrice: Dominique Barbieri