Una delle caratteristiche principali di IED è il suo carattere internazionale. La sua presenza non si limita alla vita odierna nelle singole sedi, ma si esprime anche nella messa in scena di progetti in eventi e programmi all’estero. Si crea così una continuità tra didattica e proiezione esterna, trasformando buone abitudini in dinamiche di internazionalizzazione del nostro “saper fare”.
Gli eventi culturali internazionali, vetrina di IED
1 Contesto e strategia
All’inizio del 2014 il dipartimento internazionale di IED era al centro di una profonda trasformazione. In quel periodo è emerso che negli anni precedenti era stata organizzata una serie di attività culturali quali la partecipazione a eventi internazionali di moda e design. Grazie alla testimonianza di Giovanni Ottonello, che aveva sempre preso parte a queste iniziative e che continuava ad accompagnare le attività internazionali di IED, è emersa l’idea di trasformare queste consuetudini, radicate solo in alcuni specifici contesti, in una dinamica continua, fornendo le linee guida per progetti futuri.
Il nuovo programma si componeva di due parti principali: una ristrutturazione delle destinazioni prioritarie per IED e l’affiancamento di una strategia culturale.
Quanto alla strategia culturale da elaborare, si trattava di ripensare l’identità di IED.
- Evoluzione del messaggio. IED continua a essere uno strumento di crescita individuale, perché chi studia in IED coltiva il proprio talento e trova lavoro. Ma si presenta anche come uno strumento di crescita culturale ed economica collettivo: chi studia in IED coltiva il talento e lo restituisce al ritorno contribuendo allo sviluppo del suo Paese d’origine. IED è quindi fornitore di contenuti altamente specifici per studenti o professionisti nei settori di riferimento.
- Evoluzione degli interlocutori. Oltre gli interlocutori abituali, IED ha iniziato a riconoscere come suoi interlocutori all’estero anche aziende e istituzioni (italiane e locali), a cui si rivolge tramite media locali, community di professionisti ed ex studenti.
- Evoluzione degli strumenti. Il rapporto con i nuovi interlocutori si svolge attraverso l’organizzazione e la partecipazione a eventi culturali legati alle discipline IED, che diventa l’occasione ideale per entrare in contatto con tutti i partner su diversi livelli. Un format che prevede (tutti o almeno uno tra) Exhibition, Testimonianza/Workshop/Seminar/ Masterclass, Award, Reunion Alumni viene presentato all’attenzione delle istituzioni italiane e/o spagnole in loco per ottenere patrocinio, visibilità e ove possibile fondi. L’evento è occasione per sviluppare le relazioni necessarie con media, community ed ex studenti, e fornisce inoltre l’occasione di interazione con futuri studenti e con le loro famiglie.
3 Che cos’è successo
Il 2014 è stato l’anno del test, in cui il nuovo modello è stato applicato alla partecipazione di IED a otto eventi in sei Paesi nelle quattro discipline di riferimento IED.
- Plovdiv Design Week (Bulgaria) - Design
- Istanbul Design Biennial (Turchia) - Design
- Dubai Design Days (Emirati Arabi) - Design
- Congresso OFFON (Colombia) - Comunicazione e Arti Visive
- Concorso Mario Hernandez (Colombia) - Moda
- BE Next, concorso di moda nell’ambito della Tbilisi Fashion Week (Georgia) - Moda
- Congresso Dinova (Colombia) - Innovazione
- Settimana del Design italiano in Baviera (Germania) - Design e Arti Visive
Tra il 2015 e il 2018 sono state organizzate in 41 Paesi: 110 conferenze, 37 workshop, 45 mostre/progetti/sfilate. IED è stato membro di giuria 23 volte, ha assegnato 50 borse di studio e sponsorizzato 55 eventi. Questo è avvenuto grazie alla nascita dell’ufficio internazionale, con l’ingresso di Andrea Tosi e Ivana Mazzi alle relazioni accademiche, alla strutturazione del progetto Ambassador e all’ingresso progressivo dei nuovi Area Manager:
Europa: Andrea Pozzi, Latam (America Latina): Carla Núñez, Medio Oriente e Africa: Ivan Mielzarek, Russia e Asia centrale: Olga Myelkova, Asia Pacifico: Vlad Serban, Cina: Andrea Galliverti e Vito Plantamura.
Si sono inoltre consolidati i rapporti con il Ministero degli Esteri e con alcuni degli istituti italiani di cultura all’estero, tanto da arrivare nel 2018 a una partnership strutturale con il Ministero degli Esteri, in cui non ci limitiamo a organizzare attività presso uno o l’altro istituto di cultura, ma siamo partner della Settimana della lingua e della cultura italiana nel mondo, nonché uno dei partner della Giornata del design italiano nel mondo.
Abbiamo organizzato progetti complessi in cui siamo stati il fulcro di alleanze tra pubblico e privato, come l’edizione di Los Angeles del progetto Not an Artist, che ha visto insieme l’istituto di cultura, aziende come Alessi, Kartell e IKEA e la locale settimana del Design.
Abbiamo iniziato a coinvolgere ex studenti come testimonial e abbiamo supportato la promozione dei loro progetti in occasioni quali la Bogotà Fashion Week, la Moscow Design Week, la Beirut Design Week e molte altre.
Siamo content partner di importanti manifestazioni come la World Design Capital e Pitti Uomo, con progetti quali Dandy Couture, in partnership con università locali.
Abbiamo inoltre creato o rafforzato relazioni con più di 30 università, ma soprattutto abbiamo potenziato le relazioni interne tra il dipartimento di Marketing Internazionale e i dipartimenti di Marketing e Comunicazione e Didattica delle diverse sedi e delle diverse nazioni IED, che sono stati fondamentali nel produrre e veicolare i contenuti e il valore delle persone, vero fulcro di ogni nostra partecipazione.
4 Imparare dagli errori
Quattro anni di esperienza ci hanno aiutato a valutare la potenzialità della nostra partecipazione a un evento anche in fase preliminare. In conclusione abbiamo capito che il buon successo e il raggiungimento degli obiettivi passano per due aspetti fondamentali: la solidità del partner e la chiarezza dell’accordo, in cui si devono esplicitare molto bene i risultati attesi e le rispettive responsabilità.
Già verso la fine del 2017 e nel corso di tutto il 2018 inoltre si è scelto di prediligere la qualità alla quantità degli eventi, e tutti gli Area Manager sono stati invitati a ripensare al loro calendario in quest’ottica. Ne è risultata una maggiore regolarità degli eventi proposta, che però ha avuto come effetto la crescente complessità di alcuni di questi e il maggiore impatto in termini di risposta del pubblico, impegno a livello di rassegna stampa, numero di partner coinvolti ecc.
Ultimo elemento fondamentale sopravvenuto nel 2018 è il contributo dell’ufficio di Comunicazione corporate, grazie al quale siamo riusciti a inserire su progetti specifici il supporto di comunicazione/ufficio stampa internazionali, elemento sul quale eravamo stati più carenti in passato.
Con il termine del 2018 si sta esaurendo l’orizzonte temporale di questa strategia, che può essere definita un successo rispetto agli obiettivi prefissati di interazione con istituzioni locali, media locali, community di ex studenti per ottenere brand awareness e posizionamento.
Sebbene al momento la strategia per il futuro non sia ancora completamente delineata, punteremo a insistere su questi aspetti attraverso il consolidamento delle reti create in questi anni, tramite la costruzione e la condivisione di un database e la progettazione di iniziative sempre più complesse, in partnership con i diversi dipartimenti del Gruppo IED.
Autore: Jacopo Manganiello
5 Jacopo Manganiello
Jacopo Manganiello è nato a Roma e vive a Milano e per motivi diversi ama entrambe le città.
È laureato in Relazioni Internazionali e ha un master in International Business.
Ha iniziato a lavorare nell’ambito dell’arte contemporanea, ma è in IED che è riuscito a coniugare la sua professione con la passione per le discipline creative. Dopo alcuni anni come Advisor e Area Manager ricopre ora il ruolo di International Marketing Manager per il gruppo.