Caricamento Caricamento

Design for augmented intelligence

  • IEDentity
  • "IED Trends 2019"
  • Numero 08 - 8 Gennaio 2019
Isabel Valdés Marín
  • Isabel Valdés Marín

Design for Augmented Intelligence = intelligenza artificiale + Design Thinking

L’intelligenza artificiale (AI) è una branca dell’informatica che si basa sulla creazione di macchine intelligenti capaci di “pensare”, valutare e agire come esseri umani. Alcune delle capacità attribuite a queste macchine, attraverso l’uso di algoritmi, sono il riconoscimento del linguaggio, l’apprendimento, la pianificazione e la risoluzione di problemi. I professionisti responsabili dello sviluppo delle applicazioni di intelligenza artificiale sono i data scientist (analisti dei dati).

Secondo Tim Brown, CEO di IDEO, il Design Thinking è una metodologia di design centrata sull’utente (Human-Centered Design, HCD), che si avvale di elementi come l’empatia e la sperimentazione per integrare le necessità reali delle persone, le capacità tecnologiche e i requisiti necessari per lo sviluppo di prodotti, servizi, processi e/o strategie innovative. Il Design Thinking è una pratica multidisciplinare usata dai team interdisciplinari con l’obiettivo di risolvere problemi complessi.

L’intelligenza aumentata (Augmented Intelligence) consiste nell’inclusione del Design Thinking nello sviluppo e nell’implementazione delle applicazioni di AI. Pertanto i team interdisciplinari potrebbero, per esempio, essere costituiti da data scientist in grado di svolgere compiti specializzati e da designer capaci di lavorare con una prospettiva generale, per produrre tecnologie migliori per la società.
L’Augmented Intelligence, l’intelligenza artificiale centrata sull’utente, non sostituisce le persone ma dà loro più potere, dotandole di strumenti tecnologici.

Quali sviluppi tecnologici saranno correlati a questa tendenza?

In sostanza ogni applicazione di AI potrà trarre beneficio dall’inclusione della metodologia del Design Thinking nei processi di progettazione. Le tecnologie basate sui dati sono già utilizzate praticamente in tutto ciò che vediamo, tocchiamo e facciamo. Il punto è che non tutte le informazioni rilevanti per la soluzione di un problema possono essere digitalizzate in formato dati. Quando si affrontano problemi complessi ci sono questioni fondamentali da considerare che è possibile trattare secondo la prospettiva offerta dal Design Thinking. La novità starà nella creazione di algoritmi più umanizzati, più desiderabili e rilevanti per la società.

Applicazione a un caso specifico

I designer di IDEO, società di consulenza per il design, collaborano con i data scientist di Rise Science, startup che studia i comportamenti del sonno, per la creazione di un servizio rivolto agli sportivi professionisti. L’obiettivo di questa piattaforma è seguire le abitudini del sonno degli atleti e aiutarli ad adeguare il proprio comportamento per migliorare il rendimento sportivo. Il risultato è un servizio ibrido basato su una app digitale e un personal trainer del sonno, che in modo costante monitora ed educa sul campo gli sportivi offrendo piani giornalieri e settimanali.

Come pensi che influenzerà il mondo del lavoro?

I nuovi posti di lavoro, già da alcuni denominati AI-augmented workplace, ospiteranno una nuova generazione di team ibridi umano-digitali che uniranno figure varie e tecnologie diverse di AI. Questi gruppi potranno lavorare in più contesti, svolgendo analisi dei dati in tempo reale per migliorare i processi decisionali al fine di adattare i prodotti e i servizi alle esigenze del cliente. Cogito o Boxever costituiscono due esempi di machine learning. Anziché temere la minaccia dell’automatizzazione, dovremmo concentrarci sulle nuove opportunità offerte da questi luoghi di lavoro “aumentati”, in cui le macchine intelligenti ci garantiscono maggiore potere. La coprogettazione insieme ai lavoratori e agli utenti finali utilizzando metodologie di Design Thinking porterà un valore fondamentale nello sviluppo di prodotti, servizi ed esperienze future.

Foto: HP Mars Home Planet

Isabel Valdés Marín

Isabel Valdés Marín è ricercatrice e progettista di interazioni multidisciplinari. Lavora combinando diverse discipline accademiche e professionali per dare forma a prodotti, servizi e spazi innovativi. Isabel ha sviluppato progetti per diverse agenzie e organizzazioni a Madrid e Barcellona (Spagna), Eindhoven (Paesi Bassi), Malmö (Svezia) e Copenaghen (Danimarca), dove vive attualmente.