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Influencer Marketing, nasce in IED Milano il primo osservatorio italiano

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  • "IED Trends 2019"
  • Numero 08 - 8 Gennaio 2019
Filippo Nardozza
  • Filippo Nardozza

Da “bolla” passeggera, le operazioni aziendali con influencer vanno diventando trend in netta crescita.
È stato presentato a fine ottobre, nel corso di un evento sui trend, i driver e le novità del mondo del digital advertising, l’Influencer Marketing Report 2018, prima indagine del neonato Osservatorio sull’Influencer Marketing, attivato dalla Scuola di Comunicazione di IED Milano con AKQA (agenzia specializzata nell’innovazione digitale del gruppo WPP) e FLU (agenzia specializzata nella creazione, produzione e distribuzione di contenuti con influencer).

Un commento sulle maggiori evidenze nelle parole di Marcello Signore, Elena Sacco e Giancarlo Sampietro (FLU)

“Analizziamo fenomeni spesso passeggeri nel marketing e, accanto a questi, nuove discipline: è fondamentale per noi monitorare costantemente il mercato e i trend al fine di avere sempre una visione molto contemporanea e, a volte, essere precursori in ambito formativo. Da qui la genesi del primo Osservatorio sull’Influencer Marketing in Italia” commenta Elena Sacco, direttrice della Scuola di Comunicazione.

Tra le diverse e interessanti evidenze, dalla survey condotta tra luglio e settembre emerge in particolare che ben il 64% degli intervistati ha fatto ricorso nell’ultimo anno (2017) a operazioni di Influencer Marketing e, tra questi, il 21% delle aziende (in gran parte multinazionali) ha speso oltre 50mila euro, con il 65% di chi già lo utilizza che dichiara di aver aumentato il budget su questa attività per l’anno in corso, e il 79% di questi che prevede un ulteriore incremento per il 2019.

L’88% degli intervistati concorda inoltre sulla necessità di formazione specialistica: proprio a questo scopo è stato attivato da inizio 2018 in IED Milano il Corso di Specializzazione in Influencer Marketing, coordinato da Marcello Signore di AKQA.

“L’indagine ha evidenziato quanto i brand che si interfacciano con l’Influencer Marketing ritengano lo scouting e l’analisi i servizi di maggior valore, dando meno rilievo alle idee creative e alla strategia. È però interessante notare come le criticità maggiormente riscontrate emergano dalla carenza di questi due servizi. Se le attività non sono strategiche e fortemente distintive non si può ottenere una campagna rivelante” commenta Signore. “Come formatore in questo ambito e dall’esperienza all’interno della nostra agenzia, sia in Italia che nel resto del mondo, sono sempre più convinto che le aziende abbiano bisogno di talenti in grado di comprendere questo ‘media umano’, persone in grado di relazionarsi con gli influencer, interpretare il loro linguaggio, per sfruttare al meglio le potenzialità del mezzo.”

L’intero report e i suoi risultati sono scaricabili dal sito IED Milano.

Autore: Filippo Nardozza