La sostenibilità è un tema sulla bocca di tutti, spesso con significati e obiettivi differenti. L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, adottata all’unanimità dalle Nazioni Unite nel 2015, rappresenta in questo senso un framework globalmente riconosciuto con il quale confrontarsi. Per le discipline del design – con il loro approccio strategico oltre che pratico e propositivo – l’Agenda rappresenta un’importante opportunità per generare impatto positivo sul mondo.
La sostenibilità. Motore dell’innovazione
Facciamo parte di un ecosistema complesso, interdipendente e globalizzato, nel quale i confini delle dimensioni fisica, biologica e digitale sono in costante mutazione. I cambiamenti, a livello locale e a livello globale, si susseguono a un ritmo senza precedenti, dando vita a nuove urgenti sfide ambientali, sociali ed etiche, rendendo lo sviluppo sostenibile una necessità primaria per le generazioni future così come per quelle attuali.
Come persone, educatori e progettisti abbiamo la responsabilità di implementare sistemi capaci di evolvere organicamente nel tempo, di alimentarsi a vicenda e di generare un impatto positivo sul mondo, affrontando la complessità attraverso un approccio sistemico e olistico, dove il concetto di sostenibilità va oltre quello di un sistema economico ecocompatibile e abbraccia tutti gli aspetti della vita.
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, adottata all’unanimità dalle Nazioni Unite nel 2015, rappresenta in questo senso un framework globalmente riconosciuto e accettato con cui misurarsi, e un’importante opportunità per le discipline del design. L’approccio strategico del design può infatti contribuire a creare le condizioni per rispondere a sistemi sociali, economici e ambientali complessi promuovendo uno sviluppo inclusivo ed equo.
Progettare per un futuro sostenibile è quindi molto più di una semplice affermazione: è la forza trainante dell’innovazione. Un cambio culturale profondo che incentiva e alimenta processi dove la sostenibilità, nelle sue diverse dimensioni – sociale, ambientale ed economica –, è elemento fondante e integrato in ogni ambito di applicazione: processo, prodotto, servizio, tecnologia, ma anche modello di business; è un orientamento sistemico che valorizza i singoli elementi, contestualizzandoli all’interno di un ecosistema complessivo e potenziando le interconnessioni favorevoli al bene comune.
Alcuni esempi di approccio integrato e olistico.
- Vertical University è un progetto di KTK-BELT, un’organizzazione non profit, la cui missione è favorire nuovi modelli per l’apprendimento in materia di biodiversità, conservazione e protezione ambientale.
Il progetto rompe con il modello formativo convenzionale per creare nella foresta del Nepal una “living classroom”, in collaborazione con le comunità autoctone, dove conservare e potenziare la conoscenza locale creando condizioni di vita sostenibile.
- Houdini è brand di outdoor sportwear che ha integrato il concetto di sostenibilità in tutte le dimensioni aziendali.
Houdini è stata la prima azienda a pubblicare il bilancio di sostenibilità, basato sul Planetary Boundaries framework (2018), un progetto pilota per misurare e migliorare le proprie azioni in relazione allo stato e al benessere del pianeta.
Perché progettare con l’Agenda 2030 e i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile?
In sintesi, perché promuove un pensiero e un agire critico e sistemico condiviso a livello globale.
Progettare tenendo in considerazione gli obiettivi di sviluppo sostenibile rafforza la comprensione dei sistemi di relazione e di interdipendenza, abilita i processi di partecipazione e agevola il dialogo sociale. Infine, perché facilita i processi di valutazione e comunicazione del proprio impatto.
Autrice: Simona Maccagnani

Direttrice del Centro Ricerche di IED – Istituto Europeo di Design, coordina e collabora a programmi nazionali e internazionali di innovazione e ricerca interdisciplinare. È appassionata di temi quali sostenibilità, innovazione sociale, design ed educazione. Ambasciatrice e coordinatrice locale di Global Goals Jam, ha a cuore temi come educazione e innovazione sociale e crede nel design come metodo di ricerca.Simona Maccagnani