Creare una scuola da zero non è impresa facile. Nel 2002 Barcellona era una città con una grande tradizione nell’ambito di creatività e design. Come offrire una formazione innovativa e di qualità nel design? Quali erano le vere necessità della città? In che modo il design avrebbe potuto contribuire allo sviluppo di Barcellona e aiutarla a diventare una città intelligente?
Promuovere il futuro della mobilità a Barcellona
La città era aperta a conoscere nuovi sistemi in grado di migliorarla e confermare la sua posizione di riferimento mondiale senza danneggiarne il notevole paesaggio naturale. Barcellona era pronta ad accogliere una metodologia di rottura e una cultura del progetto che sfidasse le idee preconcette sul design. Da allora, IED Barcellona non ha smesso di crescere.
Quando è nato IED Barcelona, nel 2002, il direttore della sede Alessandro Manetti era consapevole della necessità di distinguersi. Così, grazie all’esperienza maturata in IED Torino e IED Milano, ha saputo riconoscere l’opportunità di offrire un corso unico nel territorio spagnolo: il titolo superiore in Transportation Design. Il paesaggio intorno alla città, racchiusa tra il mare, la catena montuosa di Collserola e i fiumi Besòs e Llobregat, ha dato ai cittadini barcellonesi una spiccata sensibilità verso il tema della crescita sostenibile nel rispetto dell’ambiente. C’erano lavoro e opportunità per studiare e la mobilità era la chiave.
“Dopo il 1992, concluse le Olimpiadi, Barcellona si è vista costretta a ottimizzare al massimo le proprie risorse dal punto di vista della mobilità”, spiega Alessandro Manetti. “Quando abbiamo iniziato a lavorare insieme alla municipalità, alle istituzioni e alle imprese, sono emerse numerose proposte di escludere l’auto quale veicolo di trasporto tradizionale”, continua. IED si è quindi distinto per la sua ricerca di mezzi alternativi per indagare e progettare soluzioni che rappresentassero un cambiamento significativo per la città: navi, treni, trasporto pubblico e taxi, nonché sistemi modulari per promuovere la micromobilità.
“Le macrotendenze indicavano già l’importanza di cambiare il concetto classico di mobilità, in una direzione più sistematica. Era indispensabile intendere il design dei trasporti come il design della mobilità e considerare tutte le implicazioni per l’ambiente”, precisa Manetti. Nel corso degli anni sono state ideate proposte che sono ormai una realtà: sistemi di guida condivisa, nuove fermate per i mezzi pubblici, veicoli elettrici o motocicli urbani.
“Dobbiamo studiare la mobilità da una prospettiva di design circolare. Nei prossimi anni lo sviluppo sostenibile continuerà a rivestire un’importanza cruciale, non solo a livello energetico, ma anche funzionale. La mobilità dovrà mettersi al servizio delle necessità della popolazione”, precisa Alessandro Manetti.
Presentiamo di seguito alcuni esempi di progetti realizzati dalla scuola in questi anni, progetti che anticipavano già quale sarebbe stata l’evoluzione della mobilità nelle città intelligenti.
Cliente: Alstom
Progetto: Espiral
Studente: Rodolfo Ciudad
Con Alstom sono stati definiti concetti futuri e temi di innovazione per i nuovi tram di Barcellona e sono state proposte nuove soluzioni per interni ed esterni, con l’obiettivo di pensare e creare un veicolo comodo e modulare, in grado di adattarsi alle diverse esigenze di ciascun utilizzatore. Espiral evoca negli spostamenti sensazioni di calma e pace, allontanando lo stress e le tensioni tipiche delle grandi città.
Cliente: Bertone
Progetto: Påsprång
Studenti del corso di laurea triennale: Alessandra Colella (Product Design) e Sanna Völker (Product Design)
Påsprång è un progetto che studia nuovi concetti di mobilità del futuro per l’azienda Bertone. Il veicolo si rivolge a un pubblico giovane e nomade dell’anno 2025, ed è alimentato da una batteria al grafene posta all’interno del sedile, che può essere trasportata come uno zaino e ricaricata come un normale dispositivo mobile. Si propone un co-branding con un’azienda di arredamento che offre la possibilità di restituire il veicolo quando non serve più: una volta rigenerato, l’azienda lo rimette in vendita per un nuovo utente.
Cliente: Formula Student Spain
Progetto: E-Tech
Studente del corso di laurea triennale: Mariano Suñé (Transportation Design)
Progettazione degli interni ed esterni del veicolo E-Tech di Formula Student Spain 2015 in collaborazione con Escola Universitària d’Enginyeria Tècnica Industrial de Barcelona (EUETIB) dell’Università politecnica della Catalogna. Per la progettazione è stato utilizzato un software di ultima generazione che ha permesso di realizzare simulazioni in tempo reale, incrementare i coefficienti aerodinamici e migliorare le prestazioni dell’auto su pista.
Cliente: Seat
Progetto: Mergo
Studente del corso di laurea triennale: Christoph Sokol (Transportation Design)
Seat ha voluto trovare una soluzione per i principali problemi di mobilità individuale nelle grandi città di oggi. Mergo è un veicolo intelligente e condiviso che funziona in base alle necessità di ciascun utente attraverso la raccolta di Big Data. Il mezzo analizza la richiesta portando l’utente alla destinazione desiderata. Inoltre, il veicolo possiede un sistema integrato che permette di personalizzare il servizio e costruisce un legame emotivo con chi lo utilizza. È stato premiato con lo IED Barcelona Best Thesis Award 2016.
Cliente: Volta Motorbikes
Progetto: Volta EV-1
Studenti del corso di laurea triennale: Guillem Galiano, Oliver Pecharromán ed Eduardo Lorca
Volta Motorbikes è un’azienda giovane che punta sulle moto elettriche come modello di trasporto, scommettendo sui valori del design, sulla sportività e sulle emozioni. Volta EV-1 offre una soluzione ai problemi della mobilità in città, allontanandosi dall’idea di scooter e differenziandosi dall’offerta attuale in questo nuovo settore. Il design combina dinamismo e agilità e si distingue per l’uso di energie sostenibili, oltre che per la comodità e il prezzo contenuto del prodotto.
Autore: Albert Elias Vallcorba